Cinquecento farmaci raccolti a favore della popolazione ucraina
L’invito rivolto ai cittadini era stato di fare affidamento sulla rete delle Farmacie Comunali di Arezzo per donare liberamente medicinali e prodotti da banco secondo le indicazioni presentate dall’Ambasciata dell’Ordine di Malta a Kiev. La possibilità di poter far affidamento su referenti direttamente in Ucraina ha infatti permesso di far fronte in modo realmente utile alle diverse situazioni di difficoltà e di emergenza vissute attualmente da bambini e da adulti che sono sfollati o che stati costretti a cercare rifugio verso le zone di confine. Il report complessivo della raccolta ha registrato un quinto delle donazioni per farmaci antipiretici e antinfluenzali, seguiti da prodotti per bambini e neonati, ma il gesto di generosità ha interessato anche antidolorifici, sciroppi, integratori, bende, disinfettanti, garze, cerotti, siringhe e termometri. Gli aiuti umanitari ricevuti dal CISOM sono già stati smistati e inviati a seconda delle esigenze emerse dall’evoluzione del conflitto: i farmaci donati, ad esempio, sono stati trasportati in diversi centri logistici organizzati in Ucraina o nelle città di confine, con particolare riferimento ai cittadini di Bila Tserkva nei pressi di Kiev o di Vorokhta dove sono sistemati cinquemila sfollati. «Il nostro ringraziamento - commenta Francesco Francini, presidente delle Farmacie Comunali di Arezzo, - va al CISOM per aver organizzato e condotto questa raccolta pro-Ucraina facendo affidamento sulla rete delle nostre farmacie per un progetto che, contando sulla sensibilità e sul cuore dei cittadini, ha permesso di raccogliere circa cinquecento farmaci e di portare un contributo a chi, ormai da cinque mesi, deve fare i conti con una difficile situazione di conflitto».